Elisabetta Barone - E-commerce, SEO, Web Marketing | Torino
E-commerce, SEO, Web Marketing

Posizionamento Google spiegato semplice
Cosa lo influenza, come verificarlo e puntare in alto

Aggiornato il 11 Gennaio 2021

Il posizionamento SEO di un sito consiste nella posizione che hanno le sue pagine all’interno dell’elenco dei risultati di Google. Quanto più il sito compare nei primi posti per ricerche di valore, tanto più il suo posizionamento è buono.

Ma cosa influenza il posizionamento di un sito? Come scoprire per quali ricerche si posiziona? Provo a spiegarlo in pochi passaggi facili da seguire.

Posizionamento Google: cos'è, come verificarlo e migliorarlo

Cosa influenza il posizionamento su Google

Il posizionamento di un sito per chiavi "succose" non è un gioco da ragazzi, perché i fattori che influenzano il posizionamento Google sono numerosi e richiedono competenze specifiche. Per questo esiste la professione del consulente SEO. Altrimenti poteva farlo il cugino (quello che è tanto bravo su internet).

Il posizionamento SEO è influenzato da:

  • fattori tecnici, come la velocità del sito (legata anch’essa ad una miriade di aspetti), il suo essere ottimizzato per il mobile o meno, integrare microdati...
  • fattori semantici, legati ai contenuti della pagina: sono originali? Intercettano e soddisfano correttamente una domanda che le persone si pongono? Soddisfano una specifica esigenza meglio di altre pagine? Sono scritte bene, in modo leggibile, corretto, fluido… In poche parole: si tratta di un contenuto strepitoso che verrà amato dal pubblico alla follia?
  • fattori legati alla User Experience, ovvero al modo in cui gli utenti interagiscono con le varie parti del sito: riescono a portare a termine facilmente le azioni che devono compiere? L’interazione è soddisfacente, piacevole, oppure frustrante?
  • fattori on site, legati a com’è strutturata e compilata la singola pagina. Il title è corretto? La metadescription è accurata e invitante? Il contenuto è articolato nel modo corretto, con gli heading giusti?
  • fattori off site, legati alla connessione del sito con il resto del web. Ci sono molti link in ingresso? Sono (o sembrano) naturali? Provengono da siti in target, con una buona reputazione?
A questo si aggiunga che ci muoviamo in un contesto che si trasforma continuamente:
  • Google aggiorna ormai i suoi algoritmi molte volte all’anno e bisogna essere sempre aggiornati per poter essere competitivi
  • non solo Google cambia: anche il panorama della concorrenza è in continua evoluzione, soprattutto sul web. Ieri il tuo articolo su come cucinare il cardo gobbo era il migliore, oggi un nuovo sito sbucato dal nulla ti precede e ti sovrasta. C’est la guerre, mio caro.
  • oltre a Google che cambia e ai concorrenti che diventano più aggressivi, anche il panorama delle ricerche cambia. Le persone cambiano, cambiano i loro desideri e i loro punti di riferimento: quindi cambiano anche le domande che rivolgono a Google - e il modo in cui lo fanno.
Ecco perché la SEO è una disciplina tanto affascinante, anche per chi nasce umanista come me. Perché ha a che fare con le persone, che sono al centro di tutto: la tecnologia si ingegna a soddisfare i loro bisogni nel modo più naturale possibile, dando a noi tutti possibilità che solo qualche decina di anni fa erano impensabili.

Dopo aver dipinto questo spaventevole affresco circa la complessità della SEO, posso serenamente aggiungere: ci sono cose che tutti possono fare per migliorare il posizionamento Google del proprio sito. Ma bisogna avere chiaro in mente il quadro generale, altrimenti si rischiano penose disillusioni.

Verificare l’indicizzazione Google: ci sei?

Prima di preoccuparti del tuo posizionamento, devi essere sicuro di essere indicizzato: indicizzazione e posizionamento sono infatti due cose diverse.

  • un sito web è indicizzato quando è noto al motore di ricerca, che l’ha aggiunto al suo indice e può quindi mostrarlo in risposta a determinate domande
  • un sito web è ben posizionato quando Google ha deciso di assegnargli una posizione migliore rispetto ad un altro nell’elenco dei risultati che offre a chi gli rivolge una specifica domanda

Ovviamente, se non sei indicizzato non hai nessun posizionamento. Se sei indicizzato, hai un posizionamento che potrai migliorare.

Il modo più semplice per verificare l’avvenuta indicizzazione di un sito internet è cercare il nome brand: a meno che il sito non sia online da poco, dovrebbe comparire in prima posizione.

Per scoprire quante pagine di un sito Google ha indicizzato è possibile usare l’operatore site: nella barra di ricerca del browser:

Verifica l'indicizzazione del tuo sito web su Google con l'operatore site:

Sembra una banalità, in realtà è la prima cosa da verificare: quanti siti, per una svista in fase di pubblicazione, rimangono totalmente oscuri al motore di ricerca!

Verificare il posizionamento Google: dove sei?

Ok, hai verificato di esserci: ora vuoi sapere in che posizione ti colloca Google rispetto ai tuoi concorrenti.

Se hai identificato una parola chiave particolarmente importante per te, questo sfizio te lo puoi togliere rapidamente e con facilità.

Ad esempio, se sei il proprietario di una gelateria vegana a Rimini, la tua chiave potrebbe essere “gelateria vegana rimini”.

Per scoprire il posizionamento del tuo sito per questa chiave:

  • cerca direttamente su Google la parola chiave e verifica se compari in prima pagina o no
  • usa uno dei millemila SEO tool gratis che fanno più o meno lo stesso lavoro ma ti permettono di monitorare più keyword allo stesso tempo: SERPRobot.com, whatsmyserp.com, seranking.com…

Se invece vuoi scoprire l’intero elenco di parole chiave per le quali il tuo sito si posiziona, il mio consiglio a costo zero è quello di utilizzare la Search Console, lo strumento  di Google che serve per monitorare la presenza di un sito nei risultati di ricerca.

Nel rapporto "Rendimento" puoi selezionare un arco temporale e vedere l’elenco delle ricerche che hanno portato le persone in contatto col tuo sito. Puoi visualizzare:

  • click generati - ovvero le ricerche che hanno portato effettivamente una visita al sito
  • impressioni - tutte le volte che il sito è comparso nei risultati di ricerca Google
  • CTR - il rapporto tra impressioni e clic
  • posizione - da 1 a 10 sei in prima pagina 

Pubblicità su Google: primi senza sforzo?

Ok sei arrivato fino a qui e ti è scesa la tristezza: tutte queste complicazioni non te le aspettavi proprio. 😖

👍🏻 Buone notizie! C’è un modo per essere primi sul motore di ricerca senza diventare matti con la SEO: farsi pubblicità su Google. Gli annunci a pagamento infatti vengono mostrati in cima alla pagina dei risultati, preceduti da una discreta scritta in grassetto “Annuncio”. 

👎🏻 Cattive notizie... A parte il fatto che Google vi chiederà dei soldi per ottenere questo sfavillante risultato, sarete primi senza sforzo? Nemmeno per idea. O meglio: dipende dalla concorrenza che hanno le parole chiave per le quali vorrete competere. Avete un negozio di scarpe e volete competere per la ricerca "scarpe da donna"? Preparatevi a combattere.

Pubblicità su Google

Purtroppo niente è facile a questo mondo: in molti casi, posizionamento SEO e annunci a pagamento vanno a braccetto, aiutandosi a vicenda per il raggiungimento dell'obiettivo in un panorama sempre più competitivo, nell'ambito di una strategia di web marketing che non lasci nulla al caso. 

E tu... Sei pronto per elaborare una strategia?

 


  • Autore: Elisabetta Barone, Consulente SEO e Project Manager specializzata in progetti di Inbound Marketing
    ELISABETTA BARONE
    Consulente SEO & Project Manager con un passato da freelance. Laureata in Lettere con Master in Comunicazione, ho una solida esperienza in ambito digital. Nei progetti di Inbound Marketing sfrutto le potenzialità della ricerca organica per aiutare i clienti a intercettare nuovi contatti in target.